Pagina pubblicata in data
6 luglio 2024
Aggiornata il 7 luglio 2024
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Acquista il libro dedicato al senso sulla pratica del Taiji Quan Una tamerice in attesa della sua primavera
Il completamento della stesura di questo articolo, iniziato con un'intervista telefonica qualche mese addietro, è avvenuto il giorno dopo aver incontrato il maestro Giuseppe Urselli a Udine il 22 aprile [2024] presso la scuola del maestro Mario Antoldi.
Quando ho appreso da un post su Facebook che Giuseppe [Urselli] sarebbe venuto per tenere delle lezioni prima in Veneto e poi presso la scuola di Mario Antoldi (maestro per cui nutro una sincera stima), non ho potuto "sottrarmi" al desiderio di partecipare e conoscerlo di persona.
Davvero seducente, fra l’altro, il motivo dell’invito del maestro Antoldi fatto al maestro Urselli. Nel 1996 o nel 1997 in occasione della mostra del cinema di Venezia fu proiettato il documentario fuori concorso "The Living Tao". Proiezione a cui Antoldi piacque molto. Quel seme, nel corso del tempo, ha dato frutto, e l’occasione per cogliere quel frutto è arrivata con la pubblicazione del nuovo libro del maestro Urselli.
L’incontro presso la scuola "Tecniche Arti Orientali" non ha disatteso le aspettative che mi ero creato quando, qualche mese prima, avevo intervistato al telefono il maestro Urselli.
Il suo nome è entrato nei "radar" della redazione di Spiralis Mirabilis per la sua attività di promozione del suo libro "Il Cielo sopra, la Terra sotto" (disponibile anche in lingua inglese con il titolo "Sky Above Earth Below"). Un volume davvero interessante che offre una prospettiva differente sulla pratica del 太極拳 tàijí quán, che può essere compresa nella sua totalità, ovviamente, solo vivendo di persona la proposta del maestro Urselli.
Va sottolineato che Giuseppe non è nuovo alla pubblicazione di un libro. Suo, infatti, è il volume "Tai Ji, danzare la vita" che ha venduto nel corso degli anni più di 4000 copie (nel 2023 è stata ripubblicata la quinta edizione con Youcanprint).
Fra le parole che più mi hanno colpito durante l’intervista ci sono quelle che ha usato per descrivere il suo atteggiamento nei confronti dei suoi allievi e delle sue allieve: "il mio atteggiamento è quello di un cameriere, mi metto al servizio delle persone".
Come insegnante, Urselli, sente il dovere di dare tutto il possibile ogni qual volta insegna, offrendo ciò che lui sente essere autentico. Anche se l’insegnamento è il suo lavoro, il maestro tiene a sottolineare che il motivo che lo ha portato a insegnare il 太極拳 tàijí quán non è quello di "fare allievi", ma è quello di mettere a disposizione la sua esperienza e, soprattutto, la filosofia con cui affronta la vita per offrire un’opportunità di crescita a chiunque.
Laureato in psicologia a Padova, fin dagli anni dell’università ha iniziato a interessarsi ai punti in comune fra la filosofia, la psicologia e il movimento corporeo. È proprio nei primi anni degli studi universitari che incontra il 太極拳 tàijí quán e sua moglie Monica (originaria di Marostica).
Nonostante i differenti maestri con i quali ha studiato, il giovane Giuseppe sente che c’è qualcosa che manca nella pratica: la gioia e la creatività. Fino a quando, dopo un’approfondita ricerca, riesce a far arrivare in Italia un prezioso libro tramite la Feltrinelli International. Un libro che lo aveva tanto attratto e che gli cambia letteralmente la vita. Questo libro, che Giuseppe non manca mai l’occasione di consigliare di leggere, in particolare nella versione in lingua inglese, ricordando come le traduzioni alle volte perdono di contenuto, è: "Abbraccia la tigre, ritorna alla montagna. L’essenza del Taj Ji." (il cui titolo in lingua inglese è "Embrace Tiger Return to Mountain. The essence of Tai Ji.").
Un libro scritto da un filosofo e maestro di 太極拳 tàijí quán, che diventerà poi il suo maestro: 黃忠良 huáng zhōngliáng, il cui nome è spesso traslitterato come "Chungliang ‘Al’ Huang".
Leggendo le pagine di questo libro Giuseppe sentiva emergere quella "libertà", creatività e profondità che la pratica del 太極拳 tàijí quán avrebbe potuto donargli, e che fino ad allora non aveva mai trovato con nessun insegnante.
Dal 1990 fino a oggi Giuseppe ha studiato con diversi maestri sentendosi un eterno principiante nello studio del 太極 tàijí e della vita.
Come ha voluto sottolineare durante la lezione tenuta presso la scuola del maestro Antoldi, ogni maestro, ogni maestra, è il migliore per "te". Concetto che può essere sintetizzato dalle parole: "è l’allievo (o l’allieva) che fa il maestro (o la maestra)".
Ogni praticante, infatti, dovrebbe, a mio avviso, ricercare quel maestro con cui entrare in sintonia e che sente essere "il migliore" per il proprio percorso.
Nella sua ricerca, Giuseppe, non ha mai smesso di chiedere ai molti maestri e insegnanti che ha incontrato se conoscessero il libro che tanto lo aveva colpito. Con amarezza la risposta che ha ricevuto la gran parte delle volte è stata un "no". Questo fino a quando nel 1992 non frequenta un seminario a Marostica con Antonio Magrin a cui chiede del libro, e questa volta riceve una risposta diversa.
Il maestro Magrin non solo aveva letto il libro ma aveva anche incontrato negli Stati Uniti il maestro 黃忠良 huáng zhōngliáng, confermandogli che si trattava di un maestro davvero "bravo".
Il maestro Magrin gli regalò un numero della rivista edita dalla "Living Tao Foundation", creata proprio dal maestro 黃忠良 huáng zhōngliáng. Dalla rivista apprese che il maestro 黃 huáng si sarebbe recato a Londra nel giugno del 1992 per tenere un seminario. Il giovane Giuseppe, che conosceva l’inglese a livello scolastico, senza nessun indugio decise di partire per Londra con il sacco a pelo (senza prenotare neanche un albergo) e vivere la sua avventura.
Nel parlare di quella esperienza il maestro Urselli mi racconta che quel viaggio compiuto "all’avventura" gli ha aperto una moltitudine di porte, fra le quali, ad esempio, l’aver trovato ospitalità presso una perfetta estranea, una persona conosciuta appena arrivato a Londra. Il destino, forse, era già all’opera.
L’incontro con il maestro sarà l’occasione per lui di far nascere un rapporto che Giuseppe definisce "bellissimo". Tanto che oggi considera il suo maestro come un secondo padre. Una persona con cui continua tutt’oggi uno stupendo rapporto. Ad agosto [2024] il maestro compirà 87 anni, e come afferma Giuseppe: "si muove ancora molto bene, con tanta grazia ed energia" continuando a lavorare sullo spirito del 太極 tàijí.
Il maestro 黃忠良 huáng zhōngliáng ha elaborato nel corso degli anni un proprio "stile" (sempre che si possa considerare in questi termini), tanto che oggi riferendosi al 太極 tàijí del maestro 黃 huáng si dovrebbe parlare di stile 黃 huáng.
Il maestro ha elaborato delle forme dallo stile 楊 yáng. Forme, da lui chiamate "cerchi", la cui peculiarità è che prevedono una disposizione a cerchio delle persone che praticano.
Quando iniziò a praticare il 太極 tàijí col maestro 黃忠良 huáng zhōngliáng per Giuseppe fu amore a prima vista. Sentì che dietro alle forme c’era qualcosa di profondo.
Uno degli elementi che caratterizzano il lavoro del maestro 黃 huáng è il fatto che è un filosofo che ha avuto la possibilità di incontrare e lavorare assieme a persone di spicco del panorama della filosofia contemporanea, come ad esempio Alan Watts, con il quale ha pubblicato il volume "Tao: The Watercourse Way". Volume completato da 黃 huáng dopo la prematura scomparsa di Watts, avvenuta proprio durante la stesura del libro.
Uno dei differenti approcci adottati dal maestro Urselli nell’insegnamento del 太極 tàijí che si possono sperimentare nel suo centro olistico "Vivere il Tao" di Lizzano, in provincia di Taranto, nella sua amata Puglia, è l’uso della musica e della danza. Questo per stimolare le persone che praticano a lasciarsi andare, a "uscire dalla testa", a non razionalizzare ogni gesto e ogni movimento.
La sua sincerità è davvero apprezzabile. Mi spiega che conosce l’aspetto marziale della pratica del 太極拳 tàijí quán, ma che nel corso del tempo il suo lavoro si è concentrato sullo sviluppo del 氣 qì e come vivere gli insegnamenti della pratica nella vita quotidiana. Questo per lui è vivere il 道 dào e il 太極 tàijí.
Altro fattore interessante su cui ci siamo soffermati durante l’intervista è il rapporto con gli altri maestri di 太極拳 tàijí quán. Da un lato Giuseppe, con amarezza, mi ha raccontato come in molti abbiano attinto dal suo stesso libro e dal lavoro del suo maestro, senza però riconoscerlo apertamente. D’altro canto, è allo stesso tempo felice di quanti siano gli insegnanti e le insegnanti che lo invitano a entrare nelle proprie scuole per tenere una lezione o un seminario.
Il maestro Giuseppe Urselli ci tiene a specificare che l’obiettivo del suo lavoro non è l’arte marziale del 太極拳 tàijí quán ma il 道 dào come visione di vita, la pratica del 太極 tàijí come meditazione in movimento per acquisire benessere, vitalità e una maggior consapevolezza nella vita quotidiana.
Da notare come in questo articolo ho prestato attenzione all'uso della parola 太極 tàijí e la parola 太極拳 tàijí quán per distinguere l'arte marziale dalla pratica del principio supremo, manifestazione del 道 dào.
Un cambiamento sta avvenendo nel mondo delle arti marziali, anche se vedere un allievo o un’allieva uscire dall’ombra del "proprio campanile" sia ancora per molti insegnanti e molte insegnanti qualcosa di poco "gradito".
Nell’attesa che questo cambiamento avvenga in modo totale, possiamo affidarci al lavoro del maestro Urselli, alle sue opere scritte e, soprattutto, ai seminari che conduce in tutta Italia, all’estero e, ovviamente, nel suo centro olistico pugliese, dove vale sicuramente la pena andare, non solo per praticare, ma per respirare ciò che nutre tutti i giorni Giuseppe: ulivi a perdita d’occhio e un mare cristallino "sotto casa".
Pratica la tua conoscenza.
實踐真知
shíjiàn zhēnzhī
Francesco Russo
BREVE PROFILO DELL'AUTORE
Francesco Russo, consulente di marketing, è specializzato in consulenze in materia di "economia della distrazione".
Nato e cresciuto a Venezia oggi vive in Riviera del Brenta. Ha praticato per molti anni kick boxing raggiungendo il grado di "cintura blu". Dopo delle brevi esperienze nel mondo del karate e del gong fu, ha iniziato a praticare Taiji Quan (太極拳tàijí quán).
Dopo alcuni anni di studio dello stile Yang (楊式yáng shì) ha scelto di studiare lo stile Chen (陳式chén shì).
Oggi studia, pratica e insegna il Taiji Quan stile Chen (陳式太極拳Chén shì tàijí quán), il Qi Gong (氣功Qì gōng) e il DaoYin (導引dǎoyǐn) nella propria scuola di arti marziali tradizionali cinesi Drago Azzurro.
Per comprendere meglio l'arte marziale del Taiji Quan (太極拳tàijí quán) si è dedicato allo studio della lingua cinese (mandarino tradizionale) e dell'arte della calligrafia.
Nel 2021 decide di dare vita alla rivista Spiralis Mirabilis, una rivista dedicata al Taiji Quan (太極拳tàijí quán), al Qi Gong (氣功Qì gōng) e alle arti marziali cinesi in generale, che fosse totalmente indipendente da qualsiasi scuola di arti marziali, con lo scopo di dare vita ad uno strumento di divulgazione della cultura delle arti marziali cinesi.
一口氣。一種武術。一個世界。
Yī kǒuqì. Yīzhǒng wǔshù. Yīgè shìjiè.
龍小五
Un solo respiro. Una sola arte marziale. Un solo mondo.
龍小五
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